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17 – Chakra – Energia rossa, perché evitarla (3 parte)

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Conoscere i chakra ci permette di essere più attivi e reattivi durante la nostra giornata. Se non sappiamo come utilizzarli, a primo impatto possono sembrare quasi inutili o assenti, perciò è importante decidere di praticare su di essi per renderci conto di quanto possano avere effetto sulla nostra vita. Meditando e diventando coscienti dei nostri chakra gli permettiamo di ingrandirsi, fortificarsi e quindi ottimizzare le loro capacità così da poterle utilizzare. Chiaramente non basterebbe soltanto pensare di avere i chakra per poter effettivamente sfruttare le loro doti mentali e psichiche, ma bisogna allenarli per imparare per bene ad utilizzarli. È necessario smettere di dare per scontato il nostro corpo come se lo conoscessimo a memoria soltanto perché ci appartiene da sempre, perché potrei dimostrarti anche con gli esempi più banali che non sei capace di controllare perfettamente il tuo corpo nonostante tu creda di conoscerlo bene. Se ti chiedessi di muovere il bacino, le orecchie, o saper fare la spaccata, sarebbero tutte azioni che probabilmente tu non sapresti fare, sebbene tu abbia il bacino, le orecchie e le gambe. Come tutti, anche tu hai i chakra, questo però non significa che tu li sappia usare, perché non avendoli mai allenati non sapresti compiere alcuna azione con essi, proprio come non sai fare la spaccata se non hai mai allenato il tuo corpo per farlo. Inoltre bisogna comprendere che la teoria è molto importante, perché ti permette di avere uno spunto di riflessione su argomenti che non avresti mai conosciuto se non li avessi letti, ma quello che davvero ti farà evolvere e diventare capace nelle doti psichiche è la pratica, ovvero l’allenamento dei tuoi chakra. Se decidi di trascorrere il tuo tempo solamente a leggere le teorie degli altri invece di passarlo a praticare e creare la tua esperienza, non svilupperai mai i tuoi chakra né tantomeno risveglierai le tue doti mentali e psichiche capaci di cambiare la tua vita.
Se il tuo interesse è solamente quello di leggere e rimanere informato nella teoria, allora leggi pure tutte le opinioni delle persone che scrivono articoli o libri sui chakra e noterai che ognuno ha la sua idea, diversa da quella degli altri, talvolta anche in contrasto. Bada bene che, senza pratica, non capirai mai chi tra loro dice il vero e chi parla solo per aver letto altrove senza alcuna esperienza. La teoria non è esperienza, è sola lettura. Perciò se vuoi conoscere la verità non aspettarti di trovarla leggendola, perché la verità autentica è quella che si scopre attraverso l’esperienza pratica e non si ottiene con il semplice passare del tempo. Troppe persone danno per scontati i chakra come se conoscessero tutto al riguardo, mentre di fatto non li sanno minimamente utilizzare. Queste persone credono che basti leggere qualche libro e aspettare; così, con lo scorrere del tempo, potranno poi dire che: “È da 10 anni che leggo libri sui chakra, e la mia esperienza dice che…” confondendo la lettura con la vera esperienza, convinti che siano pressappoco la stessa cosa. Quando si parla di questioni pratiche non si possono solo studiare in maniera teorica, perché se non le provi su te stesso non potrai mai sapere realmente cosa si prova. È un po’ come studiare sui libri di teoria come imparare a disegnare senza mai prendere una matita in mano. Certamente saprai che la matita serve per disegnare e la gomma per cancellare, che esiste il temperino, la gomma pane per sfumare, i diversi tipi di matite con una mina dura o morbida, ma nei fatti non imparerai mai a disegnare perché non ci hai mai provato davvero. Perciò potresti anche vantarti di conoscere ogni stile di disegno, tutta la terminologia dell’attrezzatura da usare, persino la storia dell’arte, ma continuerai a non saper disegnare perché la tua esperienza sarà basata unicamente sulla lettura di libri, nient’altro! Il problema nasce quando, anche nella spiritualità, tantissime persone si convincono – e si impegnano a convincere gli altri – che dopo aver letto qualche libro hanno raccolto l’esperienza sufficiente per poter commentare le tecniche spirituali e addirittura poterne inventare delle nuove, come un nuovo stile di meditazione. La loro esperienza è inesistente, ma utilizzano questa parola per ingannare chi, proprio come loro, anziché praticare e comprendere sulla propria pelle quale sia la verità preferisce ascoltare la teoria di qualcun altro e renderla come la parola di Dio: assoluta. In alternativa, preferiranno andare contro ogni teoria convincendosi che criticandole e andando a leggere la prossima, per poi criticarla e andare a leggere la prossima ancora, si stia facendo esperienza.

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Leggere diversi punti di vista sarà utile perché spingerà qualche domanda in più nella nostra mente, il che è tutto di guadagnato, purché queste domande non siano dubbi che non fanno altro che confonderci ancor più di quanto già lo fossimo. Infatti non è normale che tanti parlino dello stesso argomento eppure siano così in contrasto tra loro o, in alternativa, che facciano un “copia e incolla” delle idee di qualcun altro perché, non avendo esperienza personale da poter raccontare, necessitano di copiare quello che già qualcun altro aveva scritto prima di loro. La vera esperienza non la si fa leggendo i libri ma conoscendo realmente i propri chakra, quindi mettendo in pratica le tecniche. Il fatto è che si ha così tanta paura di sbagliare da bloccare anche il solo tentativo di fare esperienza. Stiamo parlando del nostro corpo: non subiremo nessun danno irreversibile e non accadrà nulla di male nel solo tentare di sviluppare i nostri chakra, allora perché stare fermi ad aspettare che qualcun altro ci riveli la verità che potrebbe anche non conoscere davvero?
Quando iniziai il mio percorso, ebbi la “fortuna” di trovare solo libri che confusero le mie idee essendo tutti molto contradditori. Questo mi portò ad una confusione odiosa che mi impediva di leggere altro, perché non appena aprivo un altro articolo o un altro libro, ecco che le informazioni erano praticamente opposte a quelle descritte nel testo precedente, e questo mi dava veramente sui nervi. Non capii subito il motivo per cui ogni autore esprimesse un parere personale molto diverso da quello degli altri, sebbene il tema fosse lo stesso. Mi ritrovai quindi a detestare la lettura dei temi spirituali non solo perché gli autori si andavano contro l’un l’altro, ma perché andavano soprattutto contro le mie sensazioni, che erano ben diverse da ciò che descrivevano. Così, per un lungo periodo, mi promisi di non dedicarmi alla lettura degli altri punti di vista se prima non avessi sviluppato il mio, attraverso l’esperienza personale e non solo per sentito dire. Per molto tempo ho praticato, senza confondermi le idee con altre letture. L’esperienza non arriva subito ma arriva praticando, praticando, e praticando ancora, oltre che rimanendo ben vigili su quello che ci succede attorno. Attraverso l’esperienza, mi rendevo conto di stare sviluppando capacità e conoscenze che per me diventarono ovvie, ma che per gli altri non lo erano. Tantissime volte mi è successo, e mi succede ancora, di parlare con persone – che hanno passato la vita a studiare – e descrivergli le mie esperienze e le mie sensazioni su di esse, trovando sempre la stessa risposta: “Ma come fai a saperlo? Io ho passato la vita a studiare per scoprirlo! Ci sono arrivato solo dopo 40 anni di studi!”; io, invece, nemmeno ho aperto quei libri. La mia conoscenza si basa prima di tutto sull’esperienza privata perciò non conosco tutto, ma conosco molto più di quanto sanno le persone che studiano la teoria, perché io mi baso sulla pratica. Ricordiamoci che la teoria non è altro che pratica messa su un foglio, ma se una persona studia la teoria e descrive altra teoria, non sta assolutamente assimilando pratica, perché sta solo leggendo e scrivendo senza possedere reali esperienze pratiche.
Solo dopo molto tempo dedicato a praticare e accertarmi che le mie esperienze mi avessero portato ad una risposta per me sicura, ricominciai ad aprirmi ai punti di vista altrui per pura e semplice conferma ulteriore o perlopiù per curiosità. Conoscere gli altri punti di vista è molto utile perché ti permette di porti domande che prima non ti saresti posto e risolvere dubbi o inoltrarti in nuove teorie che prima ignoravi. Mischiando però troppi punti di vista diversi o addirittura opposti tra di loro senza avere il proprio ben saldo e basato sull’esperienza personale, si rischia di confondersi a tal punto da finire per credere a qualunque cosa venga detta, o addirittura a smettere di credere a qualunque cosa nonostante sia comprovata. Quindi si finisce per diventare stupidi o ancor più stupidi. Col senno di poi ho compreso le ragioni per le quali oggi ci ritroviamo con tantissima disinformazione su tutti i temi principali, capendo che non si tratta solo di ignoranza ma proprio del desiderio di altri, poco positivi, di spargere informazioni sbagliate appositamente per confondere le idee a chi le leggerà, spingendoli ad avere talmente tanta confusione in testa da decidere spontaneamente di smettere di informarsi.

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In questo modo si otterrà molta più ignoranza nelle persone e in tutto ciò che diranno, perché sarà ignoranza “volontaria” dal momento che saranno loro stessi a decidere di non volersi più informare.
La mia “fortuna” è stata quella di decidere di scoprire la verità attraverso l’esperienza, anziché cadere nella tipica trappola e finire per mollare tutto, soltanto a causa delle letture insoddisfacenti. Ovviamente non si tratta di fortuna, ma di buonsenso e spinta verso la conoscenza, motivata dalla mia sensazione di non appartenere a questo mondo seppure il mio corpo e la mia vita siano del tutto “umani”.
La prima importantissima rivoluzione interna che mi ha permesso di comprendere che non dovevo basarmi sulla teoria bensì sulla personale esperienza pratica, è stata quella di scoprire i colori dei chakra. Mi risultava davvero difficile comprendere perché le persone meditassero sui chakra bassi, respirando e assimilando energia rossa – ovvero negativa – di propria spontanea volontà. Solo grazie al mio desiderio di praticare le tecniche mi interessai molto a vedere le Aure delle persone. Imparando a vedere le aure, con il dovuto allenamento, imparai anche a vedere le energie più sottili che circondavano le persone. Più mi allenavo, più riuscivo a vedere l’energia delle persone con i miei occhi e più mi rendevo conto di quanto davvero tutto fosse energia. Un conto è dirlo, un conto è vederlo con i propri occhi. Mi resi conto di quanto oscura fosse l’energia rossa principalmente vedendo che, quando le persone erano troppo rabbiose e scontrose, avevano attorno a sé uno strato di energia rossa che le circondava. Questo poteva essere un caso. Però, dato che mi è sempre piaciuto molto vedere, oltre alle aure, anche gli altri generi di energia, mi rendevo conto che quando le persone parlavano di un argomento per loro doloroso, fastidioso, in qualche modo sofferente, o con un tono pessimistico, intorno alla loro testa si formava come una sorta di nebbiolina dal colore rosso o arancione molto scuro tendente al rosso. Quando poi pensavano improvvisamente a un ricordo o a un argomento per loro fastidiosi, vedevo come dei piccoli filamenti o palline rosse uscire velocemente dalla testa ed emanare proprio un’energia rossa intorno ad essa. Poiché questa energia la vedevo e la vedo tuttora con gli occhi ben aperti, non ho più potuto ritenere che fosse un caso. Avendo poi sperimentato in moltissime altre occasioni, ho potuto ad esempio notare che i “venditori” (mi riferisco in questo caso solamente ai truffatori) emanano un’energia molto rossa o tendente al rosso, con la quale influenzano le persone che hanno davanti per farle cadere nei loro inganni in modo molto negativo.
Prova dopo prova, esperienza dopo esperienza, sono arrivata a comprendere che l’energia rossa sia molto negativa. Non a caso le persone molto tristi, negative o rabbiose, hanno intorno a loro un’energia rossa, mentre le persone molto solari e positive, tendono ad avere energie blu, celesti e dorate. In questo caso, sto parlando dell’energia intorno a noi e non esattamente dell’aura, essendo due cose diverse: il colore dell’aura deriva da un’immensità di fattori uniti assieme, perciò non è possibile catalogarla in due parole. L’energia rossa però (per intenderci, quella che viene chiamata “prana rossa” o “energia statica” rossa) è esattamente l’energia negativa, inconfondibile. Quando una persona è felice non brilla di energia rossa, ma brilla di energia dorata o celeste, mentre una persona molto arrabbiata non emana energia lucente ma soltanto quella rossa, marrone, nera, ed altre energie negative. Ho potuto scoprire queste informazioni solamente vedendole con i miei occhi, altrimenti non avrei compreso cosa significasse “l’energia intorno a noi”, né tantomeno quanto l’energia ci influenzi. A questo proposito c’è un altro importantissimo punto da considerare, ovvero che quando una persona si trova in una stanza in cui è presente l’energia rossa, nonostante non la veda, ne viene influenzata sentendosi male, ad esempio incominciando ad avere problemi interni come ossessioni, desiderio improvviso di piangere, e non poche volte anche malesseri fisici. Infatti la presenza di energia rossa in una stanza non è affatto un segno positivo e bisogna immediatamente ripulire l’energia affinché quella rossa scompaia. Grazie alla pratica, alla curiosità e all’interesse di mettermi in gioco, ho scoperto e concluso che l’energia rossa è negativa.

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Oltre a questo, mi sono sempre chiesta come potessero le persone decidere spontaneamente di respirare l’energia rossa dentro di loro, nutrendosi di negatività. Non comprendevo perché le persone non si accorgessero che meditare sull’energia rossa faccia così tanto male e continuassero a farlo senza rendersene conto. Se si cerca sul web con il proprio motore di ricerca il termine “meditazione” o “chakra”, si trova subito la tipica immagine dell’omino con i chakra colorati, sicuramente belli da vedere poiché anche il rosso è un bel colore e non c’è niente di contrario in questo. Un conto però è vederlo come un colore materiale (ad esempio una mela rossa, un vestito rosso o un divano rosso), un conto è l’energia spirituale rossa che è tutt’altra cosa. Purtroppo in ogni immagine compare il chakra kundalini dipinto di rosso e viene spiegato che quest’ultimo debba essere nutrito di energia rossa. Siccome questo chakra è il più connesso alla materia, quindi il più terreno e anche il più influenzabile negativamente (essendo il chakra che aumenta l’ego e il desiderio di potere e di sottomissione verso gli altri), non è un caso che sia stato deciso che, proprio per le sue “caratteristiche”, lo si debba nutrire ancor più negativamente. Sul kundalini, infatti, c’è tanto da dire e lo farò nelle prossime lezioni. Il punto fondamentale è capire perché le persone meditano con l’energia rossa, soprattutto sul kundalini.
Partiamo dal principio che i chakra sono diversi tra loro quindi si comportano in modo differente. Se ci basiamo sull’esempio di una persona che non medita i suoi chakra non sono evoluti, non sono consapevoli e intelligenti a tal punto da riconoscere cosa è buono e cosa è cattivo, quindi assorbono qualunque genere di energia li circondi perché non meditando, non sanno come attingere a quella più pura. Perciò è comprensibile che, nelle persone che non meditano, i chakra bassi abbiano un’energia sporca, perché vivono la vita sottomessi o sottomettendo gli altri comportandosi con istinto animale, senza avere quella coscienza di sé che invece possiede chi medita seriamente. Così, chi ha imparato a vedere le energie, ha constatato che le persone intorno a lui hanno il chakra kundalini con chiazze di energia rossa anziché bianca pulitissima, perché basandosi su persone non praticanti, ha visto questi esempi. Nel tempo però, tutti gli altri avrebbero dovuto accorgersi che l’energia rossa era causata dalla manipolazione e da influenze esterne di energie negative, e quindi che l’energia negativa non appartiene di natura al kundalini, ma che essa si è infilata dopo che le situazioni negative ebbero abbassato energeticamente le persone non praticanti. Invece, hanno continuato a diffondere l’idea che il kundalini debba essere nutrito di energia negativa spontaneamente, come se fosse giusto far entrare dentro di noi la negatività, come se non ne avessimo già troppa! La mia domanda ha ottenuto risposta solo dopo aver conosciuto troppe persone che dicono di praticare ma che nella realtà sono dei finti spirituali. Infatti, i “praticanti” di oggi, sono persone che “praticano la lettura” dei libri, ma che, nella realtà, di pratico non compiono un bel niente. A causa di queste persone che, anziché praticare sul serio, leggono solamente e ripetono a pappagallo quello che hanno letto, la catena dell’accumulo di negatività continua convincendo le altre persone che sia la cosa giusta, che sia energia buona e che sia sempre stata tale. Nel frattempo, le persone negative e consapevoli della verità sono state furbe a tal punto da incentivare questa catena a continuare, pensando:
“Se non possiamo impedire agli altri di meditare, perlomeno facciamogli assimilare energia negativa spacciandola per buona!”.
E così è stato. Finalmente ero riuscita a rispondere alla mia domanda:
“Perché le persone decidono di nutrire i loro chakra bassi di energia rossa, sapendo che oltretutto sono i chakra più manipolabili negativamente?”
È semplice, perché le persone non sanno, quindi non decidono davvero, loro seguono semplicemente la massa. Le persone si lasciano ingannare facendosi spacciare dicerie e distrazioni per verità assolute, per la sola pigrizia che gli impedisce di provare a scoprire la verità da soli, ponendosi semplicemente qualche domanda. Ebbene, farsi domande richiede coraggio e fatica e le persone sono troppo pigre e codarde per farlo.

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Oltretutto la libera interpretazione prende sempre il sopravento quando le persone preferiscono ignorare la verità e parlare senza sapere quel che stanno dicendo. Ritengo possibile che alcune persone riconoscendo il calore fisico che il kundalini è capace di creare da sé, abbiano associato al chakra e quindi al suo calore, il simbolo del fuoco, per il semplice motivo che il chakra kundalini se praticato bene può far provare un calore fisico così forte da sembrare davvero il caldo bruciore del fuoco. Questo però non significa che sia fuoco reale, ma calore, che è ben diverso. Da questo a definire che il chakra debba essere nutrito con energia rossa, soltanto perché è un chakra caldo come il fuoco, fa comprendere quanto la libera interpretazione rovini sempre tutto. Mi viene così da pensare che per la stessa ragione il chakra kundalini potrebbe venire definito un portale per l’inferno dato che per alcuni… è rosso. Purtroppo anche stavolta l’interpretazione e l’ignoranza hanno preso il sopravento perché sì, c’è chi dice che il chakra kundalini sia un demone del nostro corpo estremamente pericoloso che non va risvegliato per nessuna ragione. Eh già.
La mia sicurezza che l’energia negativa non appartenga di natura ai nostri chakra, ma che sia stata inserita in seguito attraverso l’influenza oscura che ci circonda, è dovuta alla mia esperienza personale che mi ha permesso di riempire tutti i miei chakra di energia bianca e luminosa, rendendo ben visibili (per chi sa vedere) i miei chakra luminosi, e non più pieni di energia rossa, arancione, marrone o nera come ad altre persone, essendo tutte energie negative. Bisogna anche notare quanto le persone che meditano sull’energia rossa, in particolare dal kundalini, siano persone estremamente egocentriche, arroganti, vigliacche e instabili, piene di maschere negative, schiave del sesso e sottomesse al denaro, oltre che continuamente spinte ad aggredire il prossimo e aumentare falsi pettegolezzi, pregiudizi e dicerie negative per far risaltare la propria personalità infangando quella degli altri; fattori davvero molto particolari per persone che dicono di meditare per evolversi e fare del bene al mondo. Siamo sicuri che questa sia evoluzione? Loro decidono spontaneamente di far entrare l’energia rossa dentro di sé, scegliendo di nutrirsi di negatività. Cosa potremmo aspettarci quindi?
Ovviamente sono consapevole che se queste persone leggessero i miei scritti proverebbero a venirmi contro, incolpandomi di avere torto, di esporre teorie che non sono basate su prove dimostrabili – come se loro le avessero; perciò si cade nell’errore di credere a tutto quello che si legge in giro o di non credere più a nulla a causa loro. Proprio per questo motivo io non ti invito a credermi sulla parola ma a testare con i tuoi occhi allenando la tua vista energetica per vedere se è vero quello che sto dicendo, così da poterne essere sicuro solo quando avrai fatto la tua esperienza personale. In questo modo nessuno potrà più ingannarti e spacciare per vero qualcosa mirato a farti del male. Nutrire i propri chakra di energia positiva porterà in noi il benessere fisico e mentale che stiamo cercando: ci farà notare, infatti, che le persone che meditano e usano solo l’energia bianca – a differenza di chi utilizza quella rossa – riscontra nella propria vita molte più esperienze positive, miglioramenti, benessere fisico e felicità, al contrario degli altri. Il mio consiglio è quello di nutrirsi di energie positive perché, decidendo di far entrare la negatività nel proprio corpo, si decide di far entrare la malattia. Con questo, desidero invitarti a praticare per avere esperienza personale che ti permetterà di comprendere quanto la pratica è anni luce più importante della teoria, così da poter conoscere e riconoscere la verità ogni qualvolta ti si presenti l’occasione di una nuova domanda o di un argomento messo in dubbio, comprendendo se si tratta di una teoria basata sul niente e quindi da mettere da parte, oppure di una nuova rivelazione interessante da approfondire. Mi auguro che il mio scritto ti sia servito a farti aprire gli occhi e decidere di metterti in gioco, comprendendo che è molto più rischioso rimanere fermi che muoversi in avanti. Se oggi io sono così sicura e soddisfatta, oltre che felice delle mie risposte, è perché le ho avute attraverso la fonte più certa: l’esperienza. Come me, potresti trovare le risposte che cerchi senza necessariamente saltare come una rana da un libro ad un altro o da un sito all’altro, nella disperata ricerca di risposte che potresti ottenere semplicemente sedendoti a meditare. Da oggi avrai un nuovo motivo per impegnarti e decidere di evolverti con più grinta.

Fine pagina 5 su 5. Se hai gradito l’articolo, commenta qui sotto descrivendo le tue sensazioni durante la lettura o la pratica della tecnica proposta.

 

 

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